Pannelli solari in barca: perché conviene

Installare dei pannelli solari in barca ha sempre più senso, per una serie di motivi. Prima di tutto, perché siamo sempre più dipendenti dall’elettricità. Pensiamo a tutti i dispositivi elettronici che abbiamo a bordo, dall’ecoscandaglio per la pesca alla radio VHF. Certo il motore può aiutarci a mantenere un contante afflusso di elettricità nell’impianto elettrico della barca, ma questo discorso cade per i velisti nel momento in cui si naviga a vela, e per gli altri diportisti nel momento in cui si spegne il motore.

Pensiamo per esempio ad una crociera con notti in rada, con tutte le esigenze di bordo che devono essere soddisfatte senza la possibilità di usufruire della rete elettrica della terraferma. Dove trovare l’energia sufficiente per tutti i nostri comfort, dal frigorifero alle luci, dal climatizzatore allo stereo, per arrivare al salpancora della mattina seguente?

Chi evita le soste in rada riscontra meno problemi con l’energia elettrica. Ma abbiamo il sospetto che in realtà le notti in rada saranno via via più comuni, un po’ per evitare gli assembramenti, un po’ perché effettivamente con dei pannelli fotovoltaici in barca è effettivamente possibile aumentare la propria autonomia energetica, in barca a vela come in barca a motore.

 

Diverse tipologie di pannello fotovoltaico per barca

Per capire come scegliere il pannello fotovoltaico per la propria barca è bene partire da due distinzioni di fondo:
• il criterio relativo alla flessibilità;
• il criterio relativo al tipo di cella fotovoltaica.

Partiamo dalla flessibilità. Esistono dei pannelli rigidi, che si presentano come dei pannelli assolutamente immobili, e dei pannelli flessibili, che possono essere leggermente piegati o, meglio, curvati. Più nello specifico, in base al livello di flessibilità dei supporti, si parla di pannelli flessibili o semi-flessibili, quando la curvatura possibile è minima. Per quanto riguarda la scelta del grado di flessibilità, tutto dipende dal montaggio del pannello fotovoltaico in barca e quindi dalla posizione che dovrà assumere.

 

La potenza necessaria in base ai consumi

Visto il montaggio del pannello solare in barca, vediamo infine quale dovrebbe essere la sua resa energetica in base ai consumi della barca. Dobbiamo pensare ai vari accessori: una radio VHF in standby consuma circa 1 ampere al giorno, un frigorifero per barca tipicamente tra i 40 e i 50, e il caricatore dello smartphone, per una ricarica, potrebbe sottrarne quasi uno. Una volta calcolati i propri consumi in rada (per barca a motore) o semi-complessivi (per la barca a vela) sarà bene cercare un pannello fotovoltaico adatto, senza però soffermarsi sulla loro resa massima.

Potremmo ipotizzare per esempio che la nostra barca abbia bisogno di circa 60 ampere in un giorno: dovremmo quindi cercare un pannello fotovoltaico che, nelle circa 8 ore di irradiazione, possa produrre almeno 60 ampere. Ma attenzione, non sarebbe sufficiente: sono da tenere in considerazione fattori come l’orientamento non ottimale, l’inclinazione del pannello, i cali di tensione, le nuvole di passaggio e via dicendo. Sempre meglio, insomma, avere un pannello fotovoltaico nominalmente più potente del necessario: quel 40-60% in più sarà quello che ci permetterà di avere energia elettrica a sufficienza.