Nautica e vela: i tre materiali principali delle vele

“Sono solo le vele che spingono in avanti la barca, tutte le altre cose la trattengono”. Anno dopo anno questa tesi è sempre più vera: a essere radicalmente cambiati sono invece le barche, i materiali di costruzione e gli armatori di ogni tipo di imbarcazione.

Tendenzialmente negli ultimi anni la taglia media delle imbarcazioni è cresciuta, l’attrezzatura, gli alberi e gli scafi sono più rigidi, e i diportisti stessi hanno acquisito nuove abitudini: cambiano modello di barca più spesso, navigano con equipaggio ridotto, hanno meno tempo e vogliono pochi pensieri e preoccupazioni.

Ultimamente, poi, anche il settore delle regate non è più così nettamente separato da quello della crocieristica.

Le velerie hanno interpretato questi cambiamenti costruendo vele migliori grazie a tecnologie e materiali più leggeri, rigidi e performanti, non solo in termini di velocità ma anche di durata e mantenimento della forma della vela.

Nel mondo performance cruiser, le vele in membrana sono diventate lo standard di riferimento, mentre nella crociera pura e per le barche più piccole e con meno pretese, le vele in Dacron e laminati con fibre nobili sono ancora i materiali preferiti, anche per motivi di budget.

Oggi comunque esistono tre grandi famiglie: vele in tessuto (come il classico Dacron, ad esempio), e vele in membrana.

Le prime due famiglie hanno una costruzione a ferzi, o pannelli, orizzontali o triradiali, sono più costose ma anche più resistenti alla deformazione e per questo vengono definite anche vele “pannellate”. La veleria acquista il materiale a rotoli da fornitori sparsi in tutto il mondo, successivamente lo taglia e lo assembla sulla base dei progetti realizzati dal suo team. Qualsiasi veleria è in grado di costruire vele del genere e sono molto diffuse.

Le vele in membrana invece, sono vere e proprie vele custom, realizzate con fibre monolitiche o a filo continuo, da angolo ad angolo, stesi lungo i punti di maggior carico e racchiusi in film di Mylar e taffetà per renderle più robuste.

Solo le velerie più grandi e organizzate sono in grado di produrre in casa le membrane, avvalendosi di un proprio laminatoio. Le altre acquistano invece dai fornitori le membrane già prodotte e anche in questo caso il materiale arriva tagliato in pannelli poi assemblati dalla veleria.

In Italia esistono diversi ottimi produttori di membrane per vele, che forniscono velerie in tutta Europa.

Non è sempre facile districarsi in un complicato mondo fatto di fibre dai nomi esotici, metodi costruttivi all’avanguardia e una gara all’ultimo materiale, in grado di allungare la vita di una vela, farla pesare e costare meno. Per questo, per qualsiasi chiarimento o maggiore informazione non esitare a contattarci!